Non so esattamente come è cominciata, insoddisfazione, tristezza, senso di inadeguatezza, sentivo un irrequietezza farsi largo in me, non comprendevo cosa fosse, ma cresceva giorno dopo giorno. Sono sempre stata creativa, sensibile, ma quella creatività nel disegno, nella scrittura si è assopita negli anni schiacciata dalla routine e dai doveri della quotidianità. Ho sempre amato il mare,è un mio elemento, fa parte di me. Ho sempre avuto una grande passione per il surf anche se mi ci sono avvicinata tardi. Quando mi chiedono perché ho deciso di costruire tavole da surf io non so rispondere.
È stata come una scintilla che si è accesa, una vocazione, un desiderio che mi ha posseduta interamente. Sentivo un’energia incredibile che mi fluiva nel corpo e chiedeva di uscire. Volevo solo prendere in mane lo shaping block e passarlo sul blank, toccare il pane con il palmo della mano, chiudere gli occhi, sentirlo sotto le mie dita, percepire le imperfezioni della tavola che stava nascendo, seguire con gli occhi l’outline che si stava delineando. Volevo solo farle toccare finalmente l’acqua. Volevo solo portarla al mare.
