Negli ultimi anni si è parlato molto di work-life balance, ma di cosa si tratta? Il work-life balance è l’equilibrio tra il tempo e l’energia che dedichiamo al lavoro e quella che riserviamo alla nostra vita personale: relazioni, salute, tempo libero, crescita interiore. A differenza del modello tradizionale, in cui il lavoro spesso occupa il centro, questo approccio parte da un presupposto semplice ma rivoluzionario: la vita viene prima, il lavoro è solo una parte di essa.
Perché è importante?
Viviamo in un mondo che corre alla velocità della luce, siamo sempre di corsa, sopraffatti/e dagli impegni, bombardat/e da messaggi e stimoli. L’essere impegnati/e è diventata una moda e la produttività richiesta in ambito lavorativo è sempre più pressante. Tutto è urgente, tutto ha una scadenza imminente se non addirittura istantanea. Questo ci espone al rischio di burnout dovuto all’eccessivo stress, apatia, insoddisfazione e depressione.Se non ci ritagliamo del tempo di qualità per noi stessi/e, per le nostre passioni e per le nostre persone del cuore, la vita non ha molto senso. Un continua insoddisfazione, vivere sotto stress e con ritmi fuori controllo mette a repentaglio la salute fisica e mentale.
Come migliorare il proprio work-life balance
Una migliore qualità della vita si raggiunge a piccoli passi con un approccio mentale diverso. Vediamo alcuni consigli per migliorare la qualità della propria vita:
- definire dei confini in termini di orari e disponibilità in ambito lavorativo
- non sentirsi in colpa se si prende una pausa
- dare spazio alle proprie passioni
- imparare a dire “no”, a stabilire dei confini precisi
- non sentirsi in colpa se non ci si omologa a quello che la società richiede
- prendersi cura di sé ogni giorno
Il work-life balance non è un traguardo, ma una pratica quotidiana. Riguarda la libertà di vivere in modo coerente con i propri valori, di dedicare tempo a ciò che conta, e di lavorare non per esistere, ma per costruire qualcosa che valga la pena vivere.
L’equilibrio non si trova, si coltiva. Un giorno alla volta.